Un aspetto intrigante e poco esplorato delle opere di Tolkien è il rapporto con i poemi omerici, che Tolkien lesse per i suoi studi, e che troviamo nelle sue opere soprattutto nel mondo del Silmarillion.
In particolare, vorrei soffermarmi su un aspetto di questo rapporto: la consegna delle armi per l’eroe. Nell’Iliade, dopo la tragica morte di Patroclo, dato che l’armatura di Achille è stata ora presa dai Troiani, l’eroe ottiene una nuova armatura forgiata dal dio Efesto. Un’armatura divina, dunque, che verrà usata dall’eroe per la guerra ma soprattutto per vendicare Patroclo e uccidere Ettore.
Uno scopo esclusivamente bellico, ed è qui che sta la grande differenza con un episodio simile che troviamo in Tolkien, e precisamente nel Silmarillion e nei Racconti Incompiuti: la consegna delle armi all’eroe Tuor.
Questo personaggio, nonno di Elrond del Signore degli Anelli, è scelto dal dio del mare, Ulmo, per portare una speranza nella Terra di Mezzo e avvisare il re degli Elfi di Gondolin che la città non sarà sempre al sicuro.
Così, in attesa che questo inviato nasca e compia la sua impresa, vengono lasciati, nella vecchia dimora degli Elfi, a Vinyamar, un’armatura, una spada e uno scudo appositamente per la sua venuta. Indossandoli, Tuor verrà riconosciuto come colui che tutti stavano aspettando.
Tuor, dopo un lungo viaggio, raggiunge Vinyamar e, come leggiamo nei Racconti Incompiuti, trova ciò che era stato preparato per lui.
“S’avvide, e se ne stupì, che che sulla parete dietro il trono pendevano uno scudo e un grande usbergo, un elmo e una lunga spada nel fodero”.
Egli sa che sono per lui e accetta il suo destino: “per questo segno prenderò queste armi, caricandomi della sorte che ciò comporti”.
Un eroe, dunque, per cui la consegna delle armi non comporta necessariamente un uso di esse immediato, a differenza di Achille, ma piuttosto esse sono simbolo di ciò che egli dovrà essere e diventare per l’intera umanità: colui che viene a portare speranza e una futura pace e libertà.
Suo figlio, infatti, il padre di Elrond, sarà colui che convincerà gli Dei a perdonare Elfi e Uomini e a tornare in guerra contro Morgoth, per poi sconfiggerlo per sempre.
Achille indossa armi di vendetta. Tuor prende armi che porteranno riconoscimento e speranza.
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