In greco, quando una parola inizia per vocale, dittongo o ρ è consuetudine
indicare la presenza o meno di aspirazione mediante l’utilizzo dello spirito
(spiritus = “aspirazione”; πνεύμα = “soffio”).
Il segno grafico dello spirito deriva, attraverso alcune modifiche, dall’antica
spirante faringale fenicia het.
Lo spirito può essere aspro o dolce e può avere valore distintivo in caso di
parole omografe.
- Lo spirito ASPRO (‘) indica l’aspirazione iniziale: ῥ e ὑ ad inizio di
parola sono sempre aspirate e, dunque, accompagnate dallo spirito
aspro. Nella traslitterazione moderna lo spirito è rappresentato da /h/.
Es. ῥῆσις (“discorso”) ὑπόθεσις (“base”)
- Lo spirito DOLCE (’) indica l’assenza di aspirazione iniziale.
Es. ἀγορά (“piazza”)
Alcune convenzioni grafiche:
- Se la parola inizia per vocale o ρ, lo spirito è convenzionalmente posto
sopra di esse se sono minuscole, prima di esse (in alto a destra) se
sono maiuscole.
Es. ἱστορία (“indagine”) Ἑλένη (“Elena”)
- Se la parola inizia con un dittongo, lo spirito è convenzionalmente
collocato sul suo secodo elemento.
Es. αἴσθησις (“percezione”)
- Se vocale/dittongo iniziali hanno oltre allo spirito anche l’accento,
quest’ultimo sarà posto dopo lo spirito se acuto, sopra lo spirito se
circonflesso.
Es. εἴδωλον (“immagine”) οἶνος (“vino”)
Comments