ἄν è una particella modale molto usata in greco che assume una sfumatura diversa a seconda di modi e tempi verbali che si trova ad accompagnare.
La particella ἄν può trovarsi sia in proposizioni PRINCIPALI sia in proposizioni SUBORDINATE.
Nelle PRINCIPALI:
ἄν + TEMPI STORICI DELL’INDICATIVO può esprimere:
la possibilità di un’azione nel passato irreale nel presente (apodosi di periodo ipotetico di 4° tipo).
ἄν + INDICATIVO IMPERFETTO di verbi che indicano possibilità, dovere, necessità, convenienza, intenzione e opinione equivale al condizionale (presente o passato) italiano.
ἄν + INDICATIVO IMPERFETTO (o AORISTO) traduce un’azione ITERATIVA nel passato: in italiano, questa idea può essere resa con un indicativo imperfetto o una perifrasi con il verbo “solere” o “continuare”.
ἄν + OTTATIVO può esprimere:
la possibilità che una determinata azione si verifichi (apodosi di periodo ipotetico di 3° tipo).
il cosiddetto “ottativo di modestia” utilizzato per espressioni di affermazione attenuata. Nella traduzione possono essere usate espressioni con il verbo “potere”, all’indicativo o al condizionale.
Il cosiddetto “ottativo di cortesia / di comando” utilizzato per esprimere preghiere, inviti, ordini. Anche qui, nella traduzione si possono usare espressioni con il verbo “potere”, all’indicativo o al condizionale.
Nelle SUBORDINATE:
ἄν + CONGIUNTIVO assume una funzione eventuale, molto spesso nelle proposizioni TEMPORALI, dove ἄν può fondersi con le congiunzioni temporali (ὅταν, ὁπόταν, ἐπειδάν ecc.). Nella traduzione è importante rendere l’idea di eventualità, con il congiuntivo oppure aggiungendo l’avverbio “eventualmente”.
ἄν + TEMPI STORICI DELL’INDICATIVO esprime la possibilità di un’azione nel passato che si è rivelata irreale nel presente (come nelle proposizioni principali).ù
ἄν + OTTATIVO esprime la possibilità che una determinata azione si verifichi (come nelle proposizioni principali).
ἄν + PARTICIPIO o INFINITO può assumere valore potenziale o irreale, a seconda del contesto.
Comments