In greco il dativo di possesso è costrutto che serve a indicare a chi appartiene qualcosa ed è formato da un nome o un pronome in dativo e dal verbo εἰμί. Dunque il verbo essere (εἰμί), è traducibile in italiano con il verbo avere e il sostantivo in dativo come il soggetto della frase. Il nominativo, invece, sarà il nostro complemento oggetto.
Facciamo un esempio: "Τῷ γεωργῷ δύο παίδες εἰσίν", che letteralmente sarebbe "I due figli sono al contadino, viene tradotto "Il contadino ha due figli".
Quindi, ricapitolando:
la parola in dativo diventa in italiano il soggetto;
il verbo essere viene tradotto con avere (il tempo e il modo non cambiano);
il soggetto del verbo εἰμί in greco diventa in italiano il complemento oggetto.
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