Il teatro è un’istituzione nata nella greca classica dove il dominio culturale di Atene aiuta a diffondere questa forma di espressione e religiosità. Fisicamente il teatro è scavato nella roccia, con il pubblico a semicerchio, l'orchestra al centro.
I tre generi teatrali erano la tragedia, la commedia e il dramma satiresco, parole tutt’ora usate nelle rappresentazioni di oggi. La tragedia nasce nel V sec.a.c. e doveva insegnare la pietà e la paura agli spettatori raccontando storie mitologiche legate a uomini e divinità. Gli autori di tragedie sono Eschilo, Sofocle ed Euripide. La commedia nacque dopo la tragedia, probabilmente nella Magna Grecia, in Sicilia, ma il suo centro è Atene. La commedia era legata ai riti sulla fertilità e alle feste dionisiache. I principali autori sono Aristofane e Menandro.
Il dramma satiresco è una rappresentazione usata dopo le tragedie per tirare su il morale del pubblico. I protagonisti sono gli attori della tragedia e soprattutto i Satiri, prsonaggi caprini legati a Dioniso. A differenza della tragedia, il dramma satiresco è allegro e ha sempre un lieto fine.
Dal punto di vista linguistico, la parte recitata di una tragedia era espressa nel dialetto attico, mentre la parte cantata era in dialetto dorico.
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