L’ANTICA GRECIA e l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: Se Platone avesse paura di ChatGPT?
- Tor Myhren
- 10 feb
- Tempo di lettura: 1 min
Platone temeva che la scrittura potesse rendere le persone meno capaci di ragionare. Se fosse vissuto oggi, cosa penserebbe dell'intelligenza artificiale? ChatGPT e altre IA generative possono produrre testi complessi in pochi secondi. Questo favorisce la conoscenza o rischia di renderci meno critici?
Platone sosteneva che la vera conoscenza non fosse l'accumulo di informazioni, ma la riflessione e il dialogo. L'intelligenza artificiale, invece, fornisce risposte rapide, ma senza un vero processo di pensiero autonomo. Potrebbe dunque rappresentare una versione moderna della sua "caverna", dove crediamo di conoscere qualcosa, ma in realtà vediamo solo ombre di verità preconfezionate.
Forse, se fosse qui oggi, Platone ci direbbe di usare l’IA non come un sostituto del pensiero, ma come uno strumento per stimolare il nostro spirito critico.
Comments