In tutto l'arco della storia, sulla nascita delle Olimpiadi sono state fatte tre ipotesi.
La prima narra che le Olimpiadi sarebbero state create e indette a Olimpia, da un sacerdote cretese di nome Ercole, che fece disputare ai suoi quattro fratelli una gara di corsa dopo aver misurato in linea retta seicento piedi.
La seconda storia afferma che Ercole era lo stesso Ercole delle dodici fatiche e che questo, al termine della dodicesima fatica, si adoperò per organizzare un'importante festa in onore di Zeus, la più importante delle divinità.
In questa festa, ovviamente, vi furono combattimenti e gare di svariate discipline e di diversa difficoltà.
La terza storia, invece, è più articolata: Pelope, figlio di Tantalo, giunse a Pisa, regno di Enomao, con l'intento di sposare Ippodamia, figlia del re. Ma Enomao non intende concedere la mano della figlia e sfida Pelope in una corsa con i carri. Nella gara il carro del re Enomao si rovescia; il re muore e Pelope sposa dunque la figlia e gli succede al trono. Per festeggiare questa vittoria, Pelope istituisce i giochi olimpici, sempre secondo la leggenda.
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