La RETORICA di ARISTOTELE e i DISCORSI POLITICI di OGGI: Genialità o Manipolazione?
- Monica Di Pillo
- 11 feb
- Tempo di lettura: 1 min
La retorica è l'arte del persuadere, e Aristotele ne ha codificato le regole più di 2000 anni fa. Oggi, i politici usano ancora i suoi principi per conquistare il consenso. Ma dove finisce la genialità e dove inizia la manipolazione?
Aristotele individuava tre pilastri della retorica:
Ethos (credibilità): il politico deve apparire affidabile.
Logos (logica): le argomentazioni devono essere solide e coerenti.
Pathos (emozione): il discorso deve coinvolgere il pubblico.
Oggi, però, il pathos è spesso predominante: i discorsi emotivi tendono a prevalere sulla logica. Questo porta a una retorica che punta più alla reazione che alla riflessione. Se Aristotele fosse vivo, ci direbbe che la buona retorica deve trovare un equilibrio tra questi tre elementi. Forse, però, ci avviserebbe anche dei pericoli della manipolazione quando l'ethos e il logos vengono sacrificati in nome dell'emozione.
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