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Immagine del redattoreLudovica Zamponi

LA SIRENA: il MITO tra CIELO e MARE

Voce ammaliante e fascino seducente: sono questi i connotati distintivi abitualmente attribuiti alla Sirena dall’immaginario comune. Eppure, questa creatura trae origine dal cielo, non dal mare.


Figlie del dio-fiume Acheloo e, a seconda della tradizione, di Melpomene, Tersicore o Sterope, le Sirene devono ad Omero il battesimo letterario che le consacra (Odissea XII, vv. 36-54 e vv. 153-177). Nel poema, tuttavia, non vengono forniti dettagli descrittivi in merito alle loro sembianze, ma viene esaltato il carisma vincolante delle loro incantevoli voci. Il riferimento al canto si ravvisa anche nell’indagine etimologica del termine Sirena che, correlato alla radice semitica *sir, assume il significato di «colei che canta» e, posto in relazione con il sostantivo greco σειρά indicante «la corda», denota «colei che incatena, avvince».


È nel IV libro delle Argonautiche di Apollonio Rodio (vv. 891-922) che la descrizione delle Sirene quali «simili a fanciulle nel corpo e in parte a uccelli» (vv. 898-899: τότε δ᾽ ἄλλο μὲν οἰωνοῖσιν, ἄλλο δὲ παρθενικῇς ἐναλίγκιαι ἔσκον ἰδέσθαι) trova un esplicito riferimento letterario, ma riscontri iconografici di esseri alati dal volto di donna si rilevano sin dall’epoca arcaica.


Quando si verifica lo stravolgimento fisico che determina la sostituzione delle ali con la pinna? Il noto aspetto pisciforme si consolida a partire dal Medioevo. Nel Liber monstrorum de diversis generibus, repertorio di creature prodigiose attribuito ad un anonimo autore dell’VIII secolo circa, le Sirene «dal capo e fino all’ombelico hanno corpo di fanciulla» (capite usque ad umbilicum sunt corpore virginali), ma nella metà inferiore del corpo «hanno squamose code di pesce» (squamos tamen piscium caudas habent).


Da uccello che si libra nel cielo, la Sirena subisce una straordinaria metamorfosi mutando le penne in pinne e si tuffa finalmente nel mare divenendo l’odierna celebre protagonista di pellicole cinematografiche che ne rinsaldano tutt’oggi l’affascinante mito.

1 Comment


Pierluigi Cuccitto
Pierluigi Cuccitto
Apr 27

davvero molto interessante. Da classicista apprezzo moltissimo!

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