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Immagine del redattorePierluigi Cuccitto

Le Argonautiche e lo Hobbit

Un aspetto centrale della mitologia classica riguarda la formazione di gruppi di compagni che compiono imprese di svariato genere, spesso volute dagli dei o comunque causate dai loro desideri o “capricci”.

Per esempio, i viaggi di Odisseo nell’Odissea sono in gran parte svolti dall’eroe assieme ad una compagnia, il suo equipaggio; ma la “compagnia” più famosa è di certo quella capitanata dall’eroe Giasone, che parte alla ricerca del mitico Vello d’Oro della Colchide. Viaggio voluto da Era, e caratterizzato da un vero e proprio “team all star” di eroi, tra cui Eracle, Laerte, Orfeo, Castore e Polluce. Tra varie vicissitudini, anche tragici, e scontri con esseri mitologici e fantastici, l’eroe porterà a termine la sua impresa.

Impresa, questa, alla ricerca di un tesoro, per brama, gloria e desiderio di potere: in ballo c’è il trono di Iolco per Giasone. Anche Tolkien crea varie compagnie nelle sue opere, e ce n’è una che inizia dallo stesso punto di partenza di quella di Giasone, ovvero la conquista di un tesoro: l’impresa di Bilbo e i Nani ne Lo Hobbit.

Ma le finalità, lo svolgimento e gli effetti non possono essere più diversi!


Certo, Bilbo e i Nani, stimolati e guidati da Gandalf, partono per riconquistare la Montagna, regno dei Nani, dal dominio del Drago Smaug. Anche qui, dunque, si tratta in parte di brama e in un certo modo della conquista del potere, soprattutto per quanto riguarda i Nani.

L’intento di Gandalf, invece, è ben diverso: come leggiamo nei Racconti Incompiuti, infatti, Gandalf teme che il Drago e Sauron possano allearsi con effetti spaventosi. E quindi spesso si diceva “devo trovare il modo di sistemare Smaug”. L’intento di Gandalf è quindi più ampio: impedire che Sauron si allei con la bestia. Gandalf pensa al bene per l’intera Terra di Mezzo.

Inoltre, come effetto non previsto del viaggio, c’è la scoperta di Bilbo come eroe, un eroe molto diverso da Giasone, che è scelto dagli dei perché è destinato a essere eroe fin dalla nascita. Bilbo è uno di noi, un pantofolaio che si scopre eroe senza saperlo. E inoltre… trova l’Anello, il che fa sì che il terribile oggetto venga trovato da un Hobbit, che lo porterà al sicuro nella Contea: primo passo per la sconfitta di Sauron.


Di questo tema, e del confronto tra Lo Hobbit e le Argonautiche, io e Armando Di Bucchianico vi parleremo a Sentieri Tolkieniani, il più grande evento tolkieniano in Italia, il 15 giugno, al castello di Macello in Piemonte.

Ci vediamo a Sentieri!

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