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Immagine del redattoreArmando Di Bucchianico

PANDORA, EVA e il concetto di FEMMINILITÀ

Cos'hanno in comune Pandora ed Eva? Purtroppo moltissime cose, più di quante possano sembrare.

Entrambe rappresentano la prima donna sulla terra, colei con la quale si rappresentano tutte le altre, il modello di donna ormai insito nell’immaginario maschile e femminile e che influenzerà, purtroppo, tutto il concetto di donna nella storia. Da questi due modelli culturali deriva il pensiero occidentale moderno. Eva fa parte della genesi del vecchio testamento e rappresenta la prima donna per tutte le religioni monoteiste: ebraica, mussulmana e cattolica. Pandora, invece, appartiene al racconto mitico greco. Entrambe non nascono da una donna ma nascono da uomini, prima nell’immaginario e poi nella conformazione del corpo. Eva nasce dall’immaginario di Dio, e poi dal corpo, cioè dalla costola d’Adamo, plasmato da Dio e creato a sua immagine e somiglianza (quindi indirettamente definiamo la sessualità di Dio). Per Pandora la situazione non cambia: nasce nel pensiero di Zeus che è uomo e massima divinità dell’olimpo greco, fu plasmata da Efesto con della mota, figlio di Zeus e quindi immagine e somiglianza del padre, nello stesso sistema di rapporto che esiste tra Adamo e Dio.

Secondo il racconto tramandato dal poeta Esiodo ne Le opere e i giorni, il vaso era un dono fatto a Pandora da Zeus, il quale le aveva raccomandato di non aprirlo. Pandora, che aveva ricevuto dal dio Ermes il dono della curiosità, non tardò però a scoperchiarlo, liberando così tutti i mali del mondo, che erano gli spiriti maligni della vecchiaia, gelosia, malattia, pazzia e il vizio. Sul fondo del vaso rimase soltanto la speranza (Elpis), che non fece in tempo ad allontanarsi prima che il vaso venisse chiuso di nuovo. Prima di questo momento l’umanità aveva vissuto libera da mali, fatiche o preoccupazioni di sorta, e gli uomini erano, così come gli dei, immortali. Dopo l’apertura del vaso il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale simile ad un deserto, finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire anche la speranza, ed il mondo riprese a vivere.

Con il mito del vaso di Pandora viene data alla curiosità femminile la responsabilità di aver reso dolorosa la vita dell’uomo: per questo motivo il personaggio di Pandora non è dissimile da quello di Eva: nel paradiso terrestre le è stato detto di non mangiare dall’albero della conoscenza. Entrambe, hanno il desiderio di provare se stesse e con la loro curiosità di conoscere nuovi aspetti della vita, tanto da aprire il vaso e mangiare dall’albero proibito provocando la punizione divina, portano dolore e fatica a sé e all’uomo che hanno al loro fianco.

Per quanto ci si sforzi di determinare la nostra idea di libertà, siamo vincolate a queste due donne che ci hanno preceduto e che hanno giustificato ogni atto di sopruso nei nostri confronti.


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